
L’azienda statunitense partecipa con l’associazione di beneficenza Diana Award e con Childnet International alla formazione dei giovani per svolgere attività di mentoring in 4.500 scuole nei prossimi due anni. Antigone Davis, capo della politica per la sicurezza globale di Facebook, ha dichiarato che il social network aveva già sviluppato funzioni di sicurezza sulla piattaforma, come ad esempio strumenti di reporting on-line “Abbiamo sentito dai ragazzi che tre su quattro di loro preferirebbero parlare con qualcuno della loro età su questi temi, per noi è molto importante fornire ai giovani le competenze necessarie per diventare mentore”, ha detto Davis.
Quasi tutti i casi di bullismo cibernetico sono collegati a persone conosciute dalle vittime in ambito scolastico o in punti di aggregazione giovanile che essi frequentano nella loro vita. Oltre a dare ai ragazzini gli strumenti per affrontare il bullismo su piattaforma come Facebook, Instagram o Snapchat, il programma affronterà molti altri problemi correlati a pericoli online. Facebook finanzierà il programma con oltre 1 milione di sterline.
Fonte: Reuters Health News
Staff Reuters
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Nutri e Previeni)
